Claudio Lia

Claudio Lia inizia ad alimentare il suo talento fin dal liceo artistico per poi proseguire gli studi all’Accademia di Belle Arti.

Da adolescente ha la fortuna di frequentare studi di artisti come Ennio Calabria, Jaber e Nunzio Bibbò.

E' significato molto per l’artista aver avuto come modello personalità di alto livello come Ennio Calabria, il quale non ha mai rinunciato all’espressione e all’impegno civile, politico e culturale per un profondo mutamento della società.

Claudio, sembra recepire l’eredità del maestro Jaber, pittore Iracheno che da anni vive e lavora in Italia, a sua volta allievo di Ennio Calabria.

Nello studio di Jaber alla stazione Termini di Roma, crocevia di gente, razze e culture, Claudio Lia respira l’eredità del passato e assimila nel presente l’uso del colore e la mescolanza delle forme, segni distintivi delle opere dell’artista Iracheno prendendo coscienza della tridimensionalità della materia e del valore del bozzetto prima dell’opera finita.


Dal 1995 Claudio Lia inizia ad esporre, alternando mostre personali a collettive:
  • in Italia a Roma presso la Galleria La Cuba d’Oro (1996);
  • nelle mostre collettive di pittura e scultura alla Stazione Termini (1999);
  • 3 ore e 15 minuti dell’Associazione Culturale Civica a Piazza Venezia e L’atro io nella Dumus Sessoriana (2007);
  • a Ferrara presso le Grotte Boldini (2000);
  • nella personale Arte per Emergency nel Castello Estense (2006), dove l’artista ha donato il ricavato della vendita di due opere esposte a favore di Emergency;
  • a S. Benedetto del Tronto, in Calabria, a Gasperina in provincia di Catanzaro (2004);
  • all’estero in Francia a Mulhose (2004) e a Strasburgo presso la Galleria Marbach;
  • Museo d'Arte Contemporanea MAMEC di Cerreto Laziale 2011;
  • nel Museo Regionale di Scienze Naturali a Torino 2011;
  • Biennale di Venezia 2011;
  • Artefiera Parma 2012;
  • Basilica S. Giovanni Maggiore di Napoli, 2012;
  • Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, 2012;
  • Castello di Montesant'angelo (FG), nella sede della Regione Piemonte a Torino.


Le sue opere sono in esposizione permanente nel Palazzo Ferdinando I di Savoia a Roma, e nella Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
Fonda nel 2010 il gruppo “Arte Indivisa”, con il quale sta attualmente girando l'Italia con la mostra dal titolo “Arte contro le mafie Cultura + Legalità = Libertà”.
Hanno scritto di lui: Achille Morelli, Francesco Loperfido, Guido Cagnoni, Antonietta Campilongo, Salvatore Palmieri, Simona Capodimonti, Massimo Filipponi, Flavia Matitti, Michele Govoni, Alessandro Cerreoni.
Claudio Lia nel suo linguaggio espressivo, porta inevitabilmente in sé gli echi dell’indagine psicanalitica, da Freud a Jung, passando per le ultime ricerche del settore, da lui assimilate nel corso degli studi universitari di Psicologia.